Cambiare è difficile non cambiare è distruttivo

Quante volte abbiamo detto, ora basta non ne posso più? Quante volte abbiamo avuto il bisogno di cambiare?

Tantissime volte, eppure alla fine non abbiamo agito oppure abbiamo fatto ben poco per cambiare la nostra situazione. Ma come si cambia? Cosa vuol dire cambiare etimologicamente e nella pratica quotidiana di tutti i giorni? Andiamo a vederlo insieme passo passo, siate umili, non possiedo ne una laurea e ne un master in discipline umanistiche, ma possiedo una cosa che va oltre un pezzo di carta, un talento innato nel capire come funziona un essere umano.

Partiamo ora col definire il termine cambiare, è una parola di origine gallica derivante dal greco kambein che significa girare intorno, curvare, ma cambiare precisamente significa effetto del diventare diverso, quindi di essere una persona nuova con nuove qualità, nuove convinzioni, nuove percezioni della realtà. Benissimo ora sappiamo cosa vuol dire cambiare in senso teorico, ora invece, vediamo cosa significa cambiare in senso pratico.

Sappiamo tutti benissimo che cambiare noi stessi è molto difficile, questo perchè fin da piccoli siamo abituati a dare la colpa agli altri, classico esempio è il bambino che rompe un vaso e da la colpa al fratellino, inconsciamente non vogliamo assumerci le responsabilità ( Mi pare ovvio, da piccoli non possiamo saperlo) ma il problema non è questo, il problema è che veniamo educati in questo modo, prima di tutto educare deriva da educére che significa portare fuori, condurre fuori, e non vuol dire stare buono, non far arrabbiare, fatta questa importante distinzione continuo con il dire che veniamo educati a collocare le responsabilità più importanti al di fuori di noi stessi la colpa è sempre del salario basso, del politico corrotto, dell’italiano ladro, degli immigrati, ecco, cosa pensate che capirà una persona da adulta? Che i problemi sono sempre ed esclusivamente fuori e mai dentro, non ci puntiamo mai il dito contro, non ci assumiamo mai le responsabilità di cambiare, per cambiare servono grandi atti di coraggio e grandi forze mentali, fisiche e spirituali. Passiamo ora a un discorso particolare che ci condurrà a capire meglio come possiamo cambiare e soprattutto da dove poter partire….. Prima di continuare a leggere praticate, se volete, una piccola meditazione, per riportare le vostre cellule in uno stato di equilibrio psico fisico e di amore.

Voglio iniziare il discorso con questa bellissima frase di Mahatma Gandhi

Quello che dice è la pura verità e rispecchia quello che intendo dire sul cambiare nella pratica, partiamo allora dalle nostre convinzioni. Le convinzioni sono complessi processi mentali e volontari che ci portiamo avanti da quando siamo piccoli e che hanno plasmato la nostra vita creando in noi un’identità radicata, delle credenze su chi pensiamo di essere e sul cosa siamo capaci di fare o non fare. Questo groviglio di convinzioni creerà di conseguenza i nostri pensieri, quello che pensiamo di noi stessi, del mondo e della vita in generale e creerà la nostra realtà. Come cambiare le mie convinzioni allora? Eccolo spiegato da un luminare della biologia delle credenze.

Punto due, i tuoi pensieri diventano le tue parole, proprio cosi, dovete sapere che ogni giorno nella nostra testa frullano 60′ 000 pensieri e la maggior parte di essi si trasformano nel nostro linguaggio quotidiano, diventano i protagonisti di quello che diciamo ogni giorno dalla mattina alla sera, frasi del tipo, ” ecco anche oggi dovrò sgobbare per 10 ore, non ce la faccio più”; fanno parte di un fitto sistema di pensieri che ci hanno fatto diventare proprio le parole che utilizziamo. Come posso cambiare i miei pensieri allora?

Stila una lista di pensieri che non vuoi più che facciano parte della tua vita e cambiali con pensieri nuovi, orientati verso quello che vuoi davvero, verso quello che ti appartiene.

Punto 3, le tue parole diventano le tue azioni, le parole che ripetiamo costantemente ogni giorno a noi stessi creano poi le nostre azioni, le parole sono dei portali che ci fanno accedere a un campo infinito di informazioni contenuto nell’universo, come una sorta di data base quantistico, in cui viaggiano infinite informazioni di diverse frequenze. Quando ripetiamo costantemente delle parole o delle frasi nella nostra voce interiore produciamo delle emozioni attraverso il cuore e tramite il cuore ci connettiamo automaticamente a questo campo che risponderà alla nostra frequenza e ci farà fare un’azione che corrisponde esattamente al nostro stato emotivo. Come faccio per cambiare le parole che uso? Facile informandomi.

Punto quattro, le tue azioni diventano le tue abitudini, siamo stati addestrati all’abitudine di usare l’emisfero sinistro del cervello, che ha creato l’abitudine di pensare con la logica, di fare le cose con la logica, di vivere di logica, logica, logica, SBAGLIATO! Ti dico il perchè. L’essere umano è composto da anima, corpo e spirito, questo significa che se usiamo solo la logica rimaniamo intrappolati nel corpo, nella nostra parte materiale, densa che subisce la rabbia, la paura, il tempo e il circolo vizioso delle abitudini, come dicevamo siamo anche anima e spirito, dove invece, non esiste tempo, non esiste spazio, non esistono abitudini, le abitudini le crea la mente, esempio classico il fumatore, la sua anima continua a dirgli basta, ti stai facendo del male, fa male fumare, e la mente ribadisce fumo solo 12 sigarette al giorno!! Queste sono le abitudini, capite!? Per cambiare un’abitudine mentale ci vogliono 21 giorni di nuove azioni che creano una nuova abitudine per cambiare un’abitudine corporea, fisica, cellulare, dai 30 ai 40 giorni. Come posso cambiare le mie azioni per cambiare abitudini?

Punto 5, Le tue abitudini diventano i tuoi valori, la famiglia, il rispetto, la fede sono alcuni dei valori a cui ognuno di noi crede, ma cosa sono i valori? Sono le persone, le cose, gli avvenimenti, i modi di fare a cui attribuiamo un valore sentimentale, un valore profondo di appartenenza, in questo caso questo articolo per me ha un valore soppesato dalla mia passione per la cultura e per la conoscenza, per voi può essere per il piacere di conoscere che rispecchia in voi il valore della salute fisica e mentale, ecco in parole povere i valori sono essenziali per l’essere umano, un uomo senza valori sta semplicemente sopravvivendo. Come faccio a identificare i valori a cui tengo di più oppure a cambiare i miei valori?

Punto 6, i tuoi valori diventano il tuo destino, il destino per i greci veniva visto e denominato come daimon, demone buono, che vige su tutte le nostre azioni spirituali e materiali e su tutte le nostre scelte, James hillman, allievo di Carl Gustav jung, si esprime cosi parlando del destino:” Prima della nascita, l’anima di ciascuno di noi sceglie un’immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo, ci dimentichiamo tutto questo e crediamo di esserci venuti vuoti. È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino. Come faccio per capire a cosa sono destinato?

Concludo questo articolo divertito, felice, pieno di gratitudine e gioia, amo vivere e spero che io possa donare a voi la mia passione per la conoscenza e per la vita, al prossimo articolo, un abbraccio per cambiare! A presto!

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